Lo spazio sacro

Susanna Maset

Questo spazio è classificabile come un ritaglio generato dall’edificazione della chiesa novecentesca dove il nuovo volume incastonato dentro la chiesa precedente lascia esclusi due ambiti, la cappella della Sacra Famiglia (l’antico presbiterio) e la cappella della Beata Mastena (porzione dell’antica aula e ancor prima pronao).

La cappella della Beata Maria Pia è un ambiente indipendente al quale si può accedere direttamente dall’esterno oppure dall’interno dell’arcipretale attraverso la porta a destra del presbiterio, mantenendo così quel legame indissolubile tra il grande spazio sacro e questo piccolo e rinnovato luogo di preghiera.

L’ingresso ufficiale avviene dalla facciata occidentale attraverso il grande portale lapideo corredato di un altrettanto grande portone in legno di larice realizzato dalla Falegnameria Baradel nel 2009. L’ambiente, impostato su pianta quadrata, è caratterizzato da grandi archi che adornano le pareti e disegnano un’atmosfera decisamente aulica, enfatizzata certamente dalla spiccata verticalità del volume che testimonia l’originale altezza dell’antica pieve del Battista. L’altare barocco, posto al centro del lato meridionale, è l’unico altare sopravvissuto della chiesa precedente (vedi avanti), come pure la pavimentazione in conci di pietra di Cugnan.

La nuova organizzazione dell’arredo coniuga le esigenze della liturgia a quelle della devozione dedicate all’urna della beata. Il linguaggio minimale dei fuochi liturgici cerca volutamente un contrappunto; l’essenzialità delle forme realizzate con un unico materiale si immergono nell’architettura del passato, lasciando al fruitore la libertà di ricercare un nuovo rapporto con il sacro, attraverso il significato simbolico e teologico che ognuno di questi oggetti porta con sé, in una successione tra passato e contemporaneo.

Tutti gli oggetti contemporanei sono in legno di quercia. Per la teologia quest’essenza rappresenta la forza e la fermezza della fede, come già il Cima raffigurò nell’albero in primo piano con il Battista. Da semplici pieghe, realizzate con grezze tavole di legno di rovere, prendono forma l’ambone, la sede del celebrante, la mensa e i banchi, mentre esili listelli, ancora di rovere, configurano il sarcofago delle spoglie della Madre fondatrice e il Santo Volto nel paravento d’ingresso.

L’acquasantiera posta all’ingresso e composta da un piedistallo e da un bacile di cristallo è come una polla che deriva dal vicino torrente Codolo, dove la tradizione racconta venissero eseguiti i primi battesimi.


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