Dopo otto giorni dal suo 85° compleanno Sr. Valeria, battezzata con il nome di Lina Lazzarin, a Rosolina – Rovigo – è tornata alla casa del Padre a contemplare il Volto del Signore. Il Volto che ha amato, cercato e servito tramite un servizio semplice e silenzioso nelle comunità dove è stata inviata dopo la sua professione religiosa, emessa a San Fior il 15 agosto 1961, dove ha fatto anche la sua formazione iniziale identificandosi e assumendo il carisma che ha amato abbracciato e cercato di vivere con impegno e nella fedeltà alla regola per sessantadue anni.
Nelle otto comunità dove sr. Valeria è stata inviata come religiosa del Santo Volto ha svolto i chiamati “lavori nascosti” se così possiamo definirli, lavori che richiedono molta dedizione, pazienza, coraggio, impegno. Ha dedicato alla comunità di San Fior – casa madre molti anni della sua vita, dove ha offerto ore e ore di servizio nel silenzio, sia alle signore ospiti del nostro pensionato sia alle proprie consorelle portando loro la biancheria pulita e profumata e curando anche tutto l’occorrente per le celebrazioni liturgiche nel suo servizio come sacrestana, con una dedita attenzione ai sacerdoti che arrivavano per celebrare e condividere il pane eucaristico.
Tutto questo servizio l’ha svolto con molto impegno e fedeltà finché la malattia l’ha stroncata impedendole di continuare a dare il suo tempo e le sue energie a servizio della comunità. Per l’età che avanzava con i suoi acciacchi era già stata invitata e orientata, varie volte, a dedicarsi a lavori meno stancanti, però fin che ha potuto è rimasta sulla breccia, portando avanti il servizio che le era stato affidato in casa madre, finché la malattia non ha avuto il sopravvento. Ha vissuto quanto dice il vangelo: “Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi” (Lc 12, 43-44).
Sr. Valeria era una suora di poche parole e ha vissuto la sua consacrazione con responsabilità, nella fedeltà a quanto ha abbracciato, sapendo contemplare e servire il Signore anche nel creato poiché aveva una grande passione non solo per i fratelli e sorelle nei quali cercava e serviva il Volto di Cristo ma anche per le Sue creature, soprattutto per i fiori e gli uccelli. Oggi dopo la sua lunga sofferenza sulle orme “dell’uomo dei dolori” (cfr. 53, 3), non soffrirà più e canterà in eterno: “Benedite, creature tutte della terra… uccelli tutti dell’aria, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli” (cfr. Dn 3, 76; 80).
Madre Lina Freire de Carvalho