Sr. Tarcisia Marangon - 26/10/2015
«Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona che ho preparato per te fin dall’eternità». «Eccomi Signore io vengo, accoglimi secondo la tua Parola».
Delfina Marangon, suor Tarcisia, è nata il 18 luglio 1918 a Curtarolo (PD). Primogenita di otto fratelli ha forgiato la sua personalità nelle alte temperature della fucina del padre che, da quanto raccontava la nostra sorella, era un artigiano del ferro. Osservando giorno dopo giorno la resilienza di questo metallo, Delfina è cresciuta forte e tenace, con entusiasmo e fermezza per servire, come un soldato di Cristo, il Regno del Signore.
Non aveva ancora 17 anni quando, per rispondere alla chiamata del Maestro, ha bussato alla porta della nascente Congregazione delle Religiose del Santo Volto, era il 16 maggio 1935. È entrata in Noviziato l’8 agosto 1936. Ancora novizia ha vissuto la storia inedita del riconoscimento giuridico della Congregazione; infatti la vediamo al centro della foto ufficiale dell’8 dicembre 1936. Ha fatto la prima Professione l’8 dicembre 1938 e la Professione Perpetua il 6 settembre 1942.
Ha vissuto sedici anni bevendo direttamente alla fonte della spiritualità della Beata Maria Pia ed ha fatto propri i valori della vita religiosa osservando e imitando la Fondatrice. Si è dedicata al servizio dei fratelli in varie attività, ma soprattutto è stata educatrice dei piccoli e degli adolescenti nella scuola materna e nella catechesi, dove ha manifestato le sue capacità organizzative ed operative.
Suor Tarcisia che, al primo impatto, manifestava un aspetto autoritario per la sua statura imponente e la sua voce echeggiante, in realtà, aveva un cuore sensibile e generoso, attenta ai bisogni dei fratelli, sapeva donarsi senza misura per alleviare le sofferenze dei poveri. Con la sua creatività e vivacità, la risata gioiosa e coinvolgente, riusciva ad avere molti collaboratori e volontari per le varie attività parrocchiali e missionarie. Con le sue mani d’oro ha molto ricamato ed fatto molti lavoretti artigianali, condividendo queste sue capacità con chi desiderava imparare.
Pioniera nelle comunità di Sant’Erasmo, Chioggia, Peveranza, Zibido, Fratta di Oderzo, è a Cessalto, dove ha vissuto trent’anni, che ha dato il meglio di se stessa e dove tutti la ricordano con affetto e riconoscenza. Lo stesso avviene a San Fior, dove ha trascorso molti anni nella scuola materna e nelle attività parrocchiali. Sr Tarcisia ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nell’infermeria di Casa Madre, accettando serenamente la sua infermità, alle volte un po’ irritata, ma quasi sempre grata e simpatica con le sorelle e le signore che la accudivano. Ed è proprio in questo tempo più silenzioso e fecondo che è emerso il suo spirito di preghiera nascosto nelle profondità del suo essere. Molte volte l’abbiamo vista fare il segno della croce e sentita nell’invocazione alla Mamma celeste e al Padre del cielo. Anche sul letto dell’infermità ha continuato ad essere maestra e qualcuno con lei ha imparato a dire Padre Nostro e Ave Maria.
In quest’anno della vita consacrata lo Sposo le ha detto «Vieni suor Tarcisia a ricevere la corona che ho preparato per te fin dall’eternità» e lei ha risposto: “Eccomi Signore, io vengo, si compia in me la Tua Parola». Era mezzogiorno del 26 ottobre 2015 quando si è spenta nella pace e nella luce del Risorto. Grazie suor Tarcisia per la tua testimonianza e continua a pregare per la Congregazione che hai tanto amato.
Madre Annalisa Galli