1° GIORNO: specchio di perfezione

(Tratti dai "Sussidi Avvento-Natale" - Rivista "La Vita in Cristo - 10/2009)

Canto d'inizio

Saluto

Polisalmo

Antifona: tutta bella sei Maria in te nessuna macchia.
La tua vita santa è gloria della Chiesa.

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. (Salmo 147)

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. (Salmo 45)

Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! (Salmo 86)

Gloria al Padre…

Introduzione alla Parola

La venuta di Gesù vuole aprire all'uomo la possibilità di una giustizia genuina. Maria accoglie la nuova giustizia che le viene annunciata capovolgendo ogni logica umana, sconvolgendo ogni prudenza e una "normalità" di rapporti e di costume. Maria diventa così lo "lo specchio" della giustizia, la donna in cui Dio stesso può rimirarsi e ritrovare la sua stessa fisionomia, lo specchio che non deforma e non nasconde nessun tratto del volto che vi si riflette. 

Lettura biblica

Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12)
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
"Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Lettura patristica

Dal “commento al Vangelo di Matteo” di san Giovanni Crisostomo

Il fedele deve essere riconosciuto ovunque per il suo modo di camminare, di guardare, per tutto il suo comportamento esteriore e per la sua stessa voce.

Eppure, quando io cerco in te i segni per riconoscerti cristiano, trovo, sotto ogni aspetto, segni completamente opposti. Se volessi giudicare chi sei dai luoghi che frequenti, io ti vedo passare tutto il giorno negli ippodromi, a teatro, in attività illegali, in maligne riunioni, in conversazioni di piazza, in compagnia di persone del tutto corrotte. Se considero la tua esteriore apparenza, sento in continuazione le tue risa smodate e vedo i tuoi atteggiamenti rilassati, simili a quelli delle donne perdute. Se guardo le tue vesti, non riesco a distinguerle da quelle degli attori di teatro. Se ascolto le tue parole, non sento niente di serio e di utile, niente di necessario e di essenziale, niente che sostenga e guidi la tua vita; infine, se giudico dalla tua mensa, è là che trovo le maggiori colpe di cui accusarti.

Dimmi, allora, che mi resta per riconoscere che sei cristiano, dato che tutta la tua apparenza esteriore mostra il contrario? Ma è ancor più deplorevole il fatto che, trovandoci in così tragica situazione, neppure riusciamo a intuire la deformità della nostra anima e a comprendere lo stato di degenerazione in cui essa giace.

Quando vai dal parrucchiere per farti tagliare i capelli, prendi lo specchio e osservi con cura se tutto va bene; senti il parere di quelli che ti stanno vicini e del parrucchiere per controllare se i ricci sulla fronte sono stati aggiustati in bel modo; e spesso, pur i vecchi, non si vergognano di folleggiare in frivolezze e fantasie giovanili.

E invece quando la nostra anima è non soltanto sfigurata, ma deforme come i mostri delle leggende, orribile come Scilla o come la Chimera, noi non ce ne diamo minimamente pensiero.

Eppure anche l'anima ha il suo specchio, uno specchio spirituale ben più luminoso e utile di quello materiale.

Esso non rivela soltanto la nostra infermità, ma può cambiarla, se noi lo vogliamo, in straordinaria bellezza.

Questo specchio, miei cari, sono i ricordi degli uomini buoni, la storia della loro vita santa, la lettura delle sacre Scritture, la legge data da Dio.

Se vuoi anche una sola volta guardare le figure di questi santi uomini, riconoscerai subito la bruttezza della tua anima; e, una volta riconosciuta, di null'altro avrai bisogno per liberarti di essa.

É davvero efficace questo specchio e con quanta facilità ci aiuta a convertirci!

Orazione conclusiva
O Dio, Padre del Cristo nostro salvatore,
che in Maria, vergine santa e premurosa madre,
ci hai dato l’immagine della Chiesa,
per la preghiera fiduciosa che abbiamo a lei rivolta
manda il tuo Spirito in aiuto alla nostra debolezza,
perché perseverando nella fede cresciamo nell’amore,
e camminiamo insieme
fino alla mèta della beata speranza.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Benedizione e Canto finale


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