3° GIORNO: tempio dello Spirito Santo

Canto d'inizio

Saluto

Polisalmo

Antifona: tutta bella sei Maria in te nessuna macchia.
La tua vita santa è gloria della Chiesa.

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. (Salmo 147)

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. (Salmo 45)

Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! (Salmo 86)

Gloria al Padre…

Introduzione alla Parola

Dicendo che Maria SS.ma è "Vas spirituale" si vuole dire che la spiritualità la invade e la riempie tutta: lei "contiene" lo spirito, vive dello spirito, manifesta lo spirito e lo offre a chiunque lo cerchi. Per questo, viene usato il termine "pienezza": così la figura di Maria, in tutta la sua concretezza, vissuta pienamente. Così la fede cristiana una volta di più manifesta la vera essenza dell'uomo e lo aiuta a realizzarla pienamente, così la devozione alla Madonna conduce a scoprire la propria dignità e a raggiungerla senza stanchezze o delusioni anche quando la realtà è lontana dall'ideale.

Lettura biblica

Dal Vangelo secondo Giovanni (7,37-39)

Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: "Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva". Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato

Lettura patristica

Dall’”Inno alla Vergine santissima” di Giacomo di Batna

Quando Dio volle diventare uomo, purificò quell'unica vergine per opera dello Spirito e la fece propria madre, affinché il mondo avesse in lui un secondo Adamo mandato da Dio che, tendendo la mano al primo prostrato al suolo dal serpente, potesse sollevarlo; affinché il principe di questo mondo, quando egli lo chiamerà a giudizio e lo condannerà, non possa trovare in lui peccato alcuno che apra la porta alla morte; e, infine, affinché Dio uscisse nel mondo come uomo dalla figlia degli uomini, senza esser tuttavia soggetto alla condanna originale.

Per questo egli santificò, con lo Spirito, questa beata, celebre, benedetta e purissima vergine, rendendola monda, pura e benedetta come era Eva prima del suo colloquio col serpente.

Le restituì quella bellezza originale che possedeva la progenitrice prima di gustare il frutto dell'albero mortifero.

Lo Spirito, che scese su di lei, la fece quale era stata la prima Eva prima di aver ascoltato il consiglio del serpente, il suo discorso odioso.

La pose su quel gradino su cui stavano Adamo ed Eva prima del peccato, e poi prese dimora in lei.

Concesse a Maria, tramite lo Spirito Santo, la divina filiazione posseduta da Adamo, il progenitore, perché in lei volle intrattenersi.

Ecco che d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata (Lc 1,48), disse Maria illuminata nel suo animo, pensando a suo Figlio.

Vide a quale grado eccelso era stata elevata, vide che il mondo l'avrebbe glorificata con la più alta ammirazione.

Previde già da allora il futuro e annunciò che i popoli della terra avrebbero proclamata beata la sua verginità.

Aveva appreso dallo Spirito Santo che suo Figlio avrebbe regnato su tutti i popoli; per questo richiese da tutte le lingue il loro tributo di lode e onore.

Perciò lodiamo anche noi beatamente questa beata, la cui beatitudine stessa è troppo eccelsa per le lingue del mondo intero.

É beata perché racchiuse in sé lo Spirito Santo, che la purificò, la mondò e la rese un tempio in cui il Signore del cielo altissimo prese dimora.

É beata perché custodì lo splendore mirabile della verginità e il suo nome rifulgerà splendido in tutti i secoli.

É beata perché rinnovò la schiatta di Adamo, sollevò i caduti, gettati fuori dalla casa del padre.

É beata perché, elevata al di sopra della comunione maritale, poté, come le altre madri, contemplare il figlio amato, senza arrossirne.

É beata perché il suo corpo non fu mai dissacrato dal piacere, ma anzi santificato col frutto corporeo della sua verginità.

É beata, perché nelle sue viscere anguste e infeconde, si intrattenne l'Incommensurabile, furono riempite di cielo, per quanto essa stessa non lo ritenesse possibile. 

É beata perché partorì quell'Antichissimo che aveva dato origine ad Adamo e perché ad opera sua furono rinnovate tutte le creature fatiscenti di vecchiezza.

É beata, perché porse il latte a colui, al cui cenno si innalzano i flutti del mare.

É beata perché portò, abbracciò e strinse al cuore come proprio figlio quell'eterno eroe che sorregge il mondo con la sua forza nascosta.

É beata, perché ad opera sua è sorto per i prigionieri il Liberatore, il quale nel suo ardore spezzò le catene e recò la pace sulla terra.

É beata, perché poté posare le labbra pure sulla bocca di colui, davanti al cui splendore i serafini di fuoco devono schermirsi.

É beata perché nutrì con latte puro colui, dal quale il mondo intero succhia la vita, quasi da un immenso seno materno.

É beata, perché tutti i santi ringraziano suo Figlio per la loro santità.

E sia lodato colui che per noi ha voluto santamente irradiarsi dalla sua purezza!

Orazione conclusiva
O Dio, Padre del Cristo nostro salvatore,
che in Maria, vergine santa e premurosa madre,
ci hai dato l’immagine della Chiesa,
per la preghiera fiduciosa che abbiamo a lei rivolta
manda il tuo Spirito in aiuto alla nostra debolezza,
perché perseverando nella fede cresciamo nell’amore,
e camminiamo insieme
fino alla mèta della beata speranza.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Benedizione e Canto finale


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