“Unite alla passione di Cristo… viviamo nella gioia l’offerta di noi stesse… e, come le donne che stavano presso la Croce, diventiamo testimoni privilegiate della sua resurrezione” (cfr. Cost. N° 6)

Icona Bíblica: Le mirofore (cf. Mc 16,1-8; Lc 24,1-11; Mt 28,1-10)
(Le riflessioni che riportiamo in questo testo sono la sintesi di una lettura libera e spontanea dell’icona, fatta da una comunità di religiose in un momento di preghiera)


Il Vangelo di Marco ci racconta che il giorno dopo il sabato Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salome (Giovanna secondo Luca) si recarono al sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio. “Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande” (Mc 16,1-5).

L’icona che abbiamo scelto per il nostro cammino capitolare è opera di Padre M. Rupnik e rappresenta il momento in cui le tre donne arrivano al sepolcro e lo trovano spalancato e vuoto. Tra le mani hanno i teli e i vasetti di unguento profumato, la mirra, per ungere il corpo del loro Signore. Sono in tre, ma sono così strette tra di loro che sembrano un corpo solo, che cammina quasi danzando nella stessa direzione, seguendo l’orientamento dell’Angelo che indica loro la tomba vuota. Quest’unico corpo delle tre mirofore fa pensare alla comunione Trinitaria e alla vocazione della comunità religiosa che, secondo le nostre Costituzioni, è chiamata a formare un corpo e un cuore solo, è chiamata a camminare insieme incontro al Risorto e sulle strade del suo Regno per diffondere il buon odore della Vita Nuova.

L’ANGELO INDICA IL SEPOLCRO VUOTO
L’angelo disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto". (Mc 16,6-7). Nei momenti bui e di sconforto, il Signore non fa mai mancare il suo angelo che ci dice: Non abbiate paura! Non continuate a cercare solo il crocifisso, ma ricordatevi che è risorto!.

IL LORO SGUARDO DAVANTI AL SEPOLCRO VUOTO
Le donne, con lo sguardo attonito rivolto verso il sepolcro vuoto, rivelano paura, stupore, sorpresa. Non parlano, non si esprimono con la voce, rimangono in silenzio ma il loro sguardo rivela un sentimento di smarrimento di fronte a ciò che i loro occhi stanno vedendo. Stanno percependo la luce folgorante che emana dalla tomba vuota, una luce che attrae il loro sguardo, ma nello stesso tempo rischia di abbagliarlo, e forse per questo la terza donna distoglie gli occhi per fissarli su di noi. Quella che vedono è una luce nuova eppure antica, la stessa luce presente nella creazione, quando Dio separò la luce dalle tenebre. E una parte di quelle tenebre, dell'ombra del male e del peccato, è ancora presente nel sepolcro, anche se in minima parte, a ricordarci che Cristo ha vinto il peccato e la morte e nel Battesimo ci ha fatto dono della sua luce affinché anche noi la facciamo brillare mediante l’amore filiale e fraterno.

IL PROFUMO DELLA VITA NUOVA
Le mani delle donne, in parte coperte, sono mani che servono, mani che portano teli, profumi e aromi per onorare il corpo di Gesù, sono mani che accarezzano, mani che leniscono, mani che pregano, mani che sanno deporre ciò che non serve più come gli aromi che avevano portato e che sono ormai inutili perché il Signore è risorto. Il profumo di Pasqua non è quello degli aromi ma è il profumo del Risorto, il profumo della vita nuova, il profumo dell’amore. Ora è questo il profumo che non solo le mirofore ma, tutti noi che siamo stati battezzati in Cristo siamo chiamati a diffondere nel mondo: il Buon odore di Cristo Risorto.

MANDATE AI FRATELLI
I piedi delle mirofore sono piedi in movimento, piedi pronti per correre sulle strade del mondo perché le donne hanno ricevuto un mandato dall’Angelo e nel vangelo di Matteo, il mandato l’hanno ricevuto direttamente da Gesù che va loro incontro e dice: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno» (Mt 28, 10). Gesù va incontro alle donne per darle la forza gioiosa di andare ad annunciare la sua resurrezione, pur correndo il rischio di non essere credute. Ed è con questa forza e questa fiducia che esse vanno e annunciano l'incredibile, affinché tutti possano credere che Gesù è risorto.

Anche le nostre Costituzioni c’inviano: “Siamo mandate dalla Chiesa, la quale ha accolto e confermato il carisma, in virtù della nostra specifica vocazione, a rendere presente nel mondo il Mistero Pasquale di Cristo nel suo Volto. Per questo noi vogliamo essere tra i fratelli riflesso di tale Volto che rivela le ricchezze del suo amore misericordioso”. (cfr. art. 67)


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