Un Volto, una Beata, una Cappella

 

A nome di tutta la Congregazione delle Religiose del Santo volto, do il benvenuto a tutti e a tutte efoto_259web.jpg ringrazio Dio che ci ha riuniti questa sera per vivere insieme questo convegno che ha come obiettivo la restaurazione di una cappella per la Beata Maria Pia.

Il mio breve intervento è sul tema del convegno: “Un Volto,una Beata, una Cappella”.  

Fin dallo schiudersi la nostra vita è marcata da un volto, da mille volti che interagiscono con noi. Anche in questo momento i nostri sguardi s’incrociano, ci vediamo in volto e possiamo percepire la presenza di volti sereni, solari, trasparenti, ma anche volti preoccupati, ansiosi, sofferenti. Ma tutti i nostri volti ci rimandano a un Altro Volto, al Volto dei volti, quello indelebile che sta nel più profondo del nostro essere. Siamo tutti  immagine e somiglianza di Dio per questo il volto ci caratterizza  come  persone con  riflessi del Divino.

Partendo da questo presupposto possiamo capire che la ricerca  incessante del Volto di Dio è l’anelito  più profondo dell’uomo di ogni tempo.“Ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te” (Conf. 1,1). Questa celebre affermazione, che apre le Confessioni di sant'Agostino, esprime efficacemente il bisogno insopprimibile che spinge l'uomo a cercare il Volto di Dio.  I Patriarchi, i Profeti, uomini e donne della storia della salvezza, personaggi della Scrittura e Santi d’ieri e di oggi lo hanno cercato e lo cercano senza tregua e  con cuore sincero.

“Il Tuo Volto Signore io cerco, non nascondermi il Tuo volto” E’ struggente quest’invocazione del Salmista che nasce da un cuore che ha già conosciuto Dio, altrimenti non ne cercherebbe con tanta passione il Volto, ma vuole sempre più conoscerlo. In ebraico volto si dice: “Panim” una parola plurale, quasi a dire che il Volto è sempre nuovo, dunque bisogna continuamente riscoprire il Volto di Dio.

Il Volto di Dio per il cristiano si è manifestato in Gesù Cristo, è Lui la pienezza della rivelazione, è Lui che ha detto a Filippo: “Chi vede me vede il Padre”.  Sulla faccia di Cristo, dunque, risplende la gloria di Dio e questa gloria è il segno che veramente in Gesù il Padre si dona un Volto per farsi vedere e farsi conoscere dall’uomo.

Il Volto di Cristo però, non è solo un volto di gloria, è anche il volto di un uomo. Dio ha voluto assumere in tutto la nostra condizione umana, fino all’estremo: la sofferenza e la morte. Quando il cristiano contempla il Volto di Cristo scorge su quel Volto tracce di sofferenza e di dolore. Il Volto di Cristo , nel N.T. è il Volto dell’Amore di Dio che si curva sull’uomo caduto per rialzarlo e farlo vivere in pienezza. “Sono venuto perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” ( Gv. 10,10 )

Il N. T. ponendo il cristiano di fronte al Volto di Gesù, non lo pone di fronte ad un video, ma di fronte ad una scelta. Il Vangelo ci fa sempre entrare in crisi, perché ci chiede di seguire Gesù, assumere il suo stile di vita, contemplare il Suo Volto e porci una domanda fondamentale: Signore che cosa vuoi che io faccia?

Di fronte al Volto dell’Amore, la Beata Maria Pia si è posta questa domanda fondamentale ed ha risposto col dono della sua vita, facendosi Volto di Dio per i fratelli, come Cristo lo è stato per lei.

Il Card. Saraiva Martins nel profilo che ha tracciato durante l’Omelia della Beatificazione di M. Mastena di lei ha detto: “Guardando alla santità della Beata Madre Mastena è legittimo riconoscere in lei una grande artista che ha saputo imprimere in se stessa l'Immagine di Cristo, assumendo, mediante l'esercizio di tante virtù, il "Volto dei volti", il più bel Volto che ci sia tra i figli degli uomini. Essa è riuscita a far trasparire, dai suoi lineamenti personali, il Volto del Signore nelle espressioni della misericordia, della carità, del perdono, del servizio a tempo pieno alle persone più bisognose. Con grandi sacrifici, difficoltà, fede e tenacia, nel 1936 la Mastena fondò la Congregazione delle Religiose del Santo Volto, trasmettendo alle sue consorelle il suo progetto di vita, che in sintesi definiva: "propagare, riparare, ristabilire il Volto di Cristo nei fratelli". Così spiegava, con poche ma intense parole, alle giovani Suore, il carisma delle religiose del Santo Volto: "Quando un fratello è triste e sofferente è nostro compito far ritornare il sorriso sul suo viso...Questa è la nostra missione: far sorridere il volto del dolce Gesù sul volto del fratello!"

Noi figlie, figli, amici e devoti della Beata M. Pia riconosciamo con gratitudine che l’eredità che lei ci ha lasciato è un patrimonio inesauribile che c’infonde gioia e speranza e anche l’umiltà di chiedere ogni giorno al Signore la capacità di portare avanti questo progetto di vita e d’amore : Far sorridere il Volto di Gesù come lei l’ ha fatto sorridere in molti fratelli soli, tristi e abbandonati. Portare il sorriso nel mondo è stata la sua e la nostra missione.

Voglia il Signore, in questa quarta memoria liturgica, concederci di camminare sulle orme della Beata Maria Pia come discepole e discepoli felici di seguire il Maestro e diffondere nel mondo la Luce del Suo Volto, anche mediante una nuova Cappella che ci aiuterà a sostare in preghiera per fortificare la nostra fede ,ci aiuterà a contemplare il Volto di Gesù con gli occhi di Maria Pia, per diventare come Lei Volto di Gesù per i fratelli.

La Cappella “Beata Maria Pia” raggiungerà il suo scopo nella misura in cui i due amori della Beata: l’Eucaristia e il Santo Volto, diventeranno presenza viva nella nostra vita e forza nel nostro pellegrinaggio verso il Regno del Signore.

Madre Annalisa Galli
Superiora generale delle Religiose del Santo Volto


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